Approfondiamo il regolamento con l'amico e collega Massimo Del Prete

fonte: www.aiajesi.it

L'amico e collega Massimo Del Prete, presidente della sezione di Pesaro, è stato l'ospite della RTO del 25 gennaio. Con lui sono stati approfonditi alcuni aspetti regolamentari troppo spesso ritenuti scontati da noi arbitri. Il presidente della sezione di Pesaro si è soffermato in particolar modo sulla regola 12, approfondendo in maniera scorrevole ma incisiva la sezione del regolamento riguardante i falli e le scorrettezze. Si è discusso quindi sui falli che richiedono solo il provvedimento tecnico e su quelli che vogliono il provvedimento disciplinare, sulle diverse riprese di gioco (punizione diretta e indiretta) sulle eventuali sanzioni per i calciatori. Il dibattito si è acceso particolarmente quando si è parlato di come riprendere il gioco in occasione di eventi "straordinari", ovvero quelli che raramente capitano durante le partite ma che devono essere prontamente affrontati e fronteggiati in caso di necessita. Cosa fareste infatti se un giocatore di riserva colpisse dalla panchina con una scarpa un giocatore che si trova all'interno del terreno di gioco? E se un giocatore venisse sgambettato da un avversario fuori dal terreno di gioco, con il pallone invece in gioco? Le risposte forniteci da Massimo Del Prete sono tutte all'interno di questa tabella, un vademecum da tenere bene a mente in futuro.

ABETE: ROSSO PER BESTEMMIE

fonte: www.arbitri.com

(ASCA) - Roma, 9 feb - Pugno duro della Figc contro i giocatori che bestemmiano in campo e quelli che indossano maglie con scritte sotto la divisa ufficiale della squadra. Lo ha annunciato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio federale. In particolare la Federazione ha recepito l'indicazione del presidente del Coni, Gianni Petrucci, contro le bestemmie e per questo motivo interverrà ''con decisioni ufficiali per chiarire che all'interno della definizione 'comportamenti offensivi e oltraggiosi' dell'articolo 12 delle regole Fifa e' inclusa anche la bestemmia - ha spiegato Abete -. In tali casi l'arbitro interverrà con il rosso''. Il presidente della Federalcio ha spiegato che nel caso in cui un arbitro non dovesse accorgersi di un giocatore che bestemmia, verrà utilizzata anche la prova tv''. Per quanto riguarda le scritte sotto maglia la Figc prevede delle sanzioni pecuniarie per i giocatori che dovessero mostrarle. Entrambe le misure, ha concluso Abete, ''hanno avuto un ampio consenso politico'' all'interno del Consiglio federale.

L'arbitro CAN Nicola Pierpaoli alla riunione tecnica del 15 febbraio

 di Thomas Bonci, AE OTSImage
La sezione AIA di Pesaro ha avuto l’onore di ospitare un illustre ospite alla riunione tecnica di febbraio, l’arbitro e amico Nicola Pierpaoli, a disposizione della CAN A/B. L’arbitro fiorentino si è soffermato a parlare soprattutto del tema della “prevenzione”, cos’è e come si applica in campo. La prevenzione, infatti, coinvolge diversi aspetti. Il primo è quello esteriore: come si presenta l’arbitro a inizio gara. Non solo come è vestito ma anche come si pone con i dirigenti e i calciatori appena arrivato e anche durante riscaldamento e appello. E’ anche da qui che i calciatori capiscono chi hanno di fronte e il loro comportamento sarà frutto, in parte, delle impressioni che hanno avuto del direttore di gara. Poi, molto importante, durante la partita, è la prevenzione sotto l’aspetto tecnico e disciplinare. Per il primo, spiega Nicola, sarà decisivo capire quali contatti fischiare e quali no, tutto in relazione all’andamento della gara e tutto con la stessa uniformità di giudizio per le due squadre. Fare prevenzione sotto l’aspetto disciplinare significherà, invece,  far sentire la presenza dell’arbitro, adottare forti richiami e se i giocatori superano i “paletti” (che non possono non essere presenti) estrarre i cartellini, giallo o rosso a seconda delle situazioni. Continuando nel dibattito, con la complicità del nostro presidente Massimo, ci si è soffermati molto sulla comunicazione arbitro-calciatori: è  l’arbitro che deve svolgere il suo ruolo come se fosse uno “psicologo”, capire in che modo relazionarsi con tutti i diversi “tipi” di calciatori che abbiamo di fronte. Questo è forse la cosa più bella di un arbitro: vincere il rapporto con questi ed essere rispettati per quello che siamo e facciamo. Gioca un ruolo importante nelle decisioni che prende l’arbitro durante la gara anche il posizionamento e l’aspetto atletico: essere sempre presenti significa essere credibili e lo stesso posizionamento è una forma di prevenzione (i giocatori tenderanno a non fare fallo se trovano l’arbitro vicino e che segue l’azione). Tutti questi aspetti confluiscono nel concetto di “prevenzione”, la cosa più importante e bella che un arbitro deve attuare in campo. Pierpaoli dopo questo interessante dibattito ha risposto a tutte le domande dei curiosi con il suo modo di fare sempre sereno, tranquillo e disponibile. La serata si è conclusa con una cena e anche qui Nicola ha dato dimostrazione che in fondo le emozioni di un arbitro di serie A e quelle di un arbitro di giovanissimi, seppur lontanissime, non sono poi così diverse.

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