Riunione tecnica con l'arbitro CAN B Riccardo Pinzani

di Ilaria Cleri, AE OTR
 
ImageMartedì 10 gennaio, presso i locali della delegazione provinciale FIGC, la Sezione AIA di Pesaro ha avuto il piacere di ospitare l’arbitro CAN B Riccardo Pinzani di Empoli, il quale ha tenuto una riunione di grande spessore. Un breve excursus sulla carriera di Riccardo che ha diretto oltre 160 gare nella categoria cadetta e può vantare 19 presenze nella massima serie, con un trascorso di 10 anni ai massimi livelli, sempre con la stessa umiltà dell’esordio ma forgiato dall’esperienza. La serata si è differenziata dalle classiche lezioni trascendendo l’aspetto tecnico e focalizzando l’attenzione su quello puramente umano.
Le cose che si fanno col cuore riescono meglio”, ha esordito Riccardo, che ha dipinto la dimensione arbitrale come un mondo all’interno del quale vive la nostra figura. “E’ necessario avere una visione globale e saper guardare anche all’esterno per non essere limitati, ha proseguito Riccardo, ma saper utilizzare l’arbitraggio come uno strumento di crescita. Approcciarsi alla gara con atteggiamenti sereni e mentalità costruttiva rappresenta la base dei risultati, poiché solo attraverso il lavoro quotidiano e l’abnegazione è possibile raggiungere i traguardi ambiti”. L'illustre ospite ha spiegato come in questo mondo siano presenti diverse aree che compongono la vita di ogni arbitro: in primis la passione, un valore aggiunto alla nostra attività e che ci porta a mettere il cuore nelle cose che facciamo; l’ambizione che ci aiuta a coltivare una passione e a non sentirci mai arrivati; lo studio del regolamento e della gara che rappresenta una costante imprescindibile per essere pronti all’evento inaspettato, perchè solo così possiamo risultare credibili e professionali rispetto alle squadre, ricordandoci sempre che siamo al servizio del calcio; la famiglia, il nucleo affettivo che grazie al sostegno costante ci aiuta a coltivare la passione anche nei momenti più difficili; la sezione che è il luogo dove ogni arbitro cresce e condivide esperienze, per questo dobbiamo essere sempre riconoscenti alle persone che nel loro piccolo ci hanno trasmesso degli insegnamenti e non dimenticarci mai che essa è il porto sicuro quando ci troviamo nelle difficoltà che ognuno incontra fisiologicamente lungo il proprio percorso; il sacrificio che è essenziale per raggiungere un obiettivo e infine il coltivare un sogno per sentirsi sempre pieni di voglia di mettersi in gioco.
Se la naturalezza è sempre il miglior biglietto da visita, Riccardo si è dimostrato una persona estremamente umile e capace di trasmettere input per la crescita di ogni arbitro, soprattutto dei più giovani.
Prima di chiudere la riunione, il Presidente di Sezione Luca Foscoli è intervenuto con l’auspicio che ogni arbitro sappia prendere esempio da Riccardo, che nella sua carriera ha saputo trarre il meglio per guadagnarsi ogni traguardo, ricordando che non sono le gare a fare dell’arbitro un uomo, ma le situazioni.

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